Nella scuola fiorita, fiorisce la vita.

SCUOLA: OMNICOMPRENSIVO ROCCASECCA
Classe: III A e B, Numero studenti: 40, Città: Roccasecca

Nella scuola fiorita, fiorisce la vita. Apri questa foto a grandezza naturale.
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NELLA SCUOLA FIORITA, FIORISCE LA VITA.

Papaveri rossi come farfalle

dal cuore vivace e birichino

come gli occhi di un bambino,

sono eleganti sul loro stelo

esile, curvo e assai leggero.

 

Tante belle macchioline

profumate e assai carine,

bianche,gialle, viola, blu,

margherite per lo più,

danno luce e gran subbuglio

a un magnifico cespuglio.

 

Col faccione caldo e giallo

ma borioso come un gallo,

si nasconde sempre più

il grande sole e scende giù.

 

Salutarlo a noi conviene

e trattarlo proprio bene:

domattina tornerà

e ancora il mondo scalderà.

Ogni fiore sboccerà

e la scuola brillerà;

nella scuola allegra e fiorita,

ci prepariam, così, alla vita.

4 Comments

  1. Vi invio soltanto alcuni dei tanti pensieri espressi dai piccoli autori del lavoro “Nella scuola fiorita fiorisce la vita”.
    “Sembrava una giornata scolastica qualunque, quando le maestre ci hanno presentato un cartellone bianco con una scuola non colorata. Non sapevo che stavo iniziando una giornata fantastica, anzi, strepitosa.
    Ci siamo riuniti con la terza B e proprio qui abbiamo cominciato a ritagliare un centinaio di fiori, no, milioni, anzi una marea di fiori di diverso tipo.
    Chi ritagliava di lì, chi consegnava di là, era un mare di felicità.
    Un giorno finalmente, dopo tanti giorni di ritaglio, abbiamo cominciato a fare piccoli gruppi dove si discuteva, si colorava, si incollava,…
    A volte c’erano piccoli litigi perché si avevano gusti diversi, ma era solo la volontà di fare un capolavoro. Ed è uscito, veramente, un capolavoro.”

    “Tutto cominciò in un normale giorno di scuola. Eravamo tutti nelle proprie aule, poi le maestre ci riunirono nell’aula della terza A.
    Ci ritrovammo davanti un cartellone tutto bianco dove era disegnata solo una scuola, anch’essa bianca.
    Parlammo, discutemmo, poi alcuni bambini cominciarono a colorare la scuola; altri cominciarono a ritagliare fiori da tovaglioli di carta e da fogli di carta da regalo; altri cominciarono a leggere delle schede che parlavano di fiori, piante, ambiente,…e poi dovevano riferire ai compagni quello che avevano imparato.
    Per giorni e giorni ci siamo divisi i compiti. Era una bella sfida, ma alla fine il nostro lavoro era stupendo: c’erano fiori ovunque e il cartellone era tutto colorato e pieno di allegria.”

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  2. ” Davanti a quel cartellone bianco non sapevo cosa fare, poi ci siamo divisi in gruppi e la nostra aula si è trasformata in un laboratorio: chi ritagliava i fiori, chi colorava le pareti della scuola, chi disegnava il sole, chi cominciava a disporre i fiori sul cartellone.
    Io facevo parte del gruppo che disponeva i fiori sul cartellone. E’ stato bellissimo!”
    ” Il sole che avevamo fatto non andava bene perché aveva i raggi troppo corti e allora ne abbiamo fatto un altro con i raggi più lunghi e una faccia allegra. Un mio compagno che si chiama Davide ha avuto una splendida idea, quella di incollare il primo sole sopra il secondo sul quale abbiamo disegnato di nuovo la faccia simpatica. E’ venuto fuori un sole magnifico, proprio come lo volevamo.

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  3. ” Sulla strada che porta alla scuola, abbiamo ricopiato una poesia che avevamo scritto in precedenza. E’ stato impegnativo scrivere diritto , cercando di conservare la forma della strada, ma alla fine il nostro cartellone è stupendo. E per questo dobbiamo ringraziare le nostre maestre per la pazienza e la voglia di aiutarci e dobbiamo ringraziare anche le persone che hanno ideato questo progetto perché ci hanno permesso di vivere un’ esperienza entusiasmante.”

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  4. “……..Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto, quasi non riesco a credere che lo abbiamo fatto noi. E’ troppo bello!….”

    “Un mese fa abbiamo iniziato il progetto AMICI IN FIORE con la terza B. All’inizio sul cartellone c’era solo una scuola disegnata. Abbiamo formato dei gruppi: io, Simona, Greta e Ylenia dovevamo colorare la scuola. Io ero un po’ triste perché avrei voluto lavorare con la mia amica Giulia. Mentre noi coloravamo, gli altri ritagliavano il cespuglio,le farfalle, gli alberi, i papaveri, la lavanda, le margherite, i garofani, le campanule, le gerbere, l’ortensia, i girasoli, dalla carta da regalo oppure dai tovaglioli di carta. Alcuni miei compagni coloravano splendidamente il sole con delle sfumature rosse e arancioni ed un giallo chiaro chiaro.
    Abbiamo incollato i fiori,le nuvolette, il sole e abbiamo colorato il cielo.
    Io ho scritto, sulla stradina della scuola, la filastrocca che avevamo scritto tutti insieme qualche giorno prima.
    Finito il lavoro che si intitola “Nella scuola fiorita fiorisce la vita”, eravamo tutti molto soddisfatti e non riuscivamo a staccargli gli occhi di dosso.”

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