TRAMA:
C’era una volta un fiore
di un bel colore
si chiamava Narciso
voleva vivere felice vicino a un fiore femminile
in un profumato cortile.
Si presenta e vuole essere ammirato
da tutti i fiori del prato.
Femmine vanitose, vanno a gara elogiando le loro qualità
ed elencando le doti con vanità.
Narciso ascoltando le presentazioni
è pieno di emozioni,
e di grandi indecisioni!
È stupito, è elogiato,
ma il bel Narciso per leggendaria vanità
non sa se stare lì o là!
IN SCENA:
NARCISO: “Io sono il Narciso! Della mia immagine riflessa mi sono innamorato.
Da allora di egoismo e vanità sono simboleggiato.
Dal terreno sono spuntato, snello e lanceolato
da tutti i fiori sono ammirato,
ma, ahimè! Da solo non so più stare
e da uno di voi vorrei farmi amare”.
VIOLETTA: “Sono la timida violetta
e dopo l’inverno spunto in fretta.
La mia stagione è la Primavera, a lei mi presento
cullata dal vento.
Ho un profumo delicato
vorrei essere la prediletta in questo prato!”
MARGHERITA: ”Da Marzo imbianco i prati
con i miei petali delicati.
Quando il sole scende giù
i miei petali si chiudono all’insù.
Sono raccolta dagli innamorati,
sono simbolo di amore, purezza
ma anche d’innocente freschezza.
Vorrei essere la preferita
e lasciarmi sfogliare tra le tue dita!”
(Il Narciso è sempre più disorientato!)
LA PRIMULA: “Sono la Primula,
sono l’emblema della giovinezza
vicino a me avrai sempre freschezza.
Sono il simbolo della Primavera
Con te sarò sempre sincera!”
LA ROSA: “Sono io la prescelta!
Sono il fiore da donare per eccellenza!
Di me non potrai farne senza!
Dei fiori sono la più profumata
da tutti tanto amata.
Conteso Narciso, se mi sceglierai
Il mio cuore avrai!”
NARRAZIONE: Narciso è inebriato da tanto ardore!
Nel giardino c’è una grande atmosfera
per il ballo di Primavera.
La dea Flora,
padrona di quel meraviglioso giardino,
per superare il suo ego, pensò di metterlo vicino
non a uno ma a tutti i fiori.
Cullati dall’innamorato Zefiro vissero colorati, profumati e felici
per l’eternità in quel meraviglioso giardino!!!