IL SOGNO DI FERDINANDO
Quel mattino, fantasticando,
camminava, zaino in spalla, Ferdinando,
quando ad un tratto in un prato
vide un giglio tutto trafelato
che piegava in tutta fretta una camicia
per poi infilarla in una stracolma valigia.
“Dove te ne vai, amico mio?
Il tuo somiglia tanto ad un addio!”
Rispose il giglio: “ I cuori di piante e di esseri umani
battono all’unisono da tempi lontani.
L’uomo della preistoria, se il nostro sguardo incrociava,
di felicità si riempiva e posava la clava.
Da tempo osservo l’umanità senza sosta
ma siete diventati una domanda che non trova risposta.
Preferite lanciare missili e farvi la guerra
invece di piantare un seme nella terra.
I vostri bimbi gioiscono davanti ad un cartone animato,
e non più dietro ad un pallone che rotola sul prato!
Per ogni albero dell’Amazzonia che abbattete,
la vostra speranza pian piano spegnete.
Ora basta! La decisione di noi piante e fiori ormai è matura,
partiremo tutti verso un altro pianeta, per una nuova avventura!”.
Ferdinando capì che il momento era cruciale
e le parole uscirono senza esitare:
“ Oggi vieni a scuola con me,
questa giornata la dedico a te!”.
Prese tra le mani il fiore titubante
e sentì nell’animo una forza dilagante.
La strada verso scuola non era più pesante,
ma la percorse fischiettando a passi da gigante.
Con tre balzi era arrivato
e trovò tutto cambiato!
Al posto del cancello di ferro arrugginito
si ergeva un possente vecchio ulivo assopito.
I muri non erano di grigio cemento
ma di nutriente e lucente frumento.
Nella sua stanza la preside anziana,
sfidava a dama un’agguerrita melanzana.
Le maestre in cortile correvano di qua e di là,
giocando a nascondino con dei fiori di lillà.
I bambini disegnavano sui fogli
aiutati da un pesco ricco di germogli.
E non c’era più bisogno di parola,
ogni cosa si spiegava da sola.
Il giglio guardò negli occhi Ferdinando
e capì che il suo cuore stava imparando.
Esclamò :
“ Le vostre maestre sono eroine di sapienza e generosità,
ma è in noi fiori che risiede la verità.
Il limite è stato ormai superato,
il Tempo giudice vi ha quasi condannato.
Salvare questo mondo è davvero un lavoraccio,
ma insieme possiamo farcela, partendo dal nostro abbraccio!
Bellissimi lavori. Bravi ragazzi!!!
I bambini sono stati bravissimi…complimenti ragazzi…e naturalmente anche alle maestre
Bravissimi i nostri bambini
bravissimi questi bambini e queste maestre!!!!!!!
bravissimi
bravissimi questi bambini e bravissime le loro maestre
bravissimi questi bambini e bellissima la storia
bellissimi i disegni bellissima la storia, sono stati bravissimi sia le maestre che i bambini
Bravissimi!!!
L’idea dell’albero in fiore è bellissima …..i colori accesi e la semplicità dei materiali impiegati dimostrano l’entusiasmo e l’energia dei bambini nel realizzare questo pregevole lavoro…bravissimi!
L’elaborato viene utilizzato dai bambini della classe come tabellone numerati, dove attraverso i tiri premio del dado,il segnalino di ciascuno può progredire oppure tornare indietro. Chi arriverà all’ingresso della scuola, ovvero al 100, sarà il vincitore morale,perché in realtà tutta la classe riceverà un bel regalo.
Il cartellone si è rivelato un validissimo strumento per incentivare i bambini ad imparare giocando. Hanno lavorato con entusiasmo per realizzarlo e ora lavorano con altrettanto entusiasmo per usarlo.
Un ringraziamento di cuore, per la splendida iniziativa e opportunità che ci avete offerto.
Le maestre Vittoria, Roberta e Floralba
Bravissimi bambini! Guardando il vostro lavoro, la cosa che mi ha colpito sono le impronte delle vostre mani, una vicino all’altra, una sopra l’altra, quasi a voler dire “insieme possiamo raggiungere qualsiasi traguardo, non importa quali siano gli ostacoli “.
Bellissima idea per motivare i bambini a fare gioco di squadra …. complimenti alle maestre per l’iniziativa…❤