Con un breve testo teatrale vogliamo raccontarvi la storia della vita dei FIORI che sono stati i protagonisti delle nostre lezioni a scuola.
Li abbiamo osservati sulla magnolia del cortile della scuola, li abbiamo studiati attraverso il disegno scientifico, li abbiamo riprodotti con attività di manipolazione artistica, ci siamo allenati a riconoscerli e a nominarli grazie all’aiuto del botanico Ferruccio. In questo modo abbiamo scoperto che ogni fiore, nella sua bellezza, è delicato e ha bisogno della cura e del rispetto di chi gli sta accanto. Lo stesso vale per le nostre relazioni: delicati come un fiore… i nostri amici, i nostri compagni di classe!
Si apre il sipario ed ecco al centro un bellissimo fiore sta sbocciando:
EMMA: “Ehi! Un fiore nuovo è spuntato nel prato!”
GIORGIO: “I fiori sono vita, e la vita è un miracolo, un dono. Avviene se qualcuno aiuta i fiori!
MARIA: “Ah! Non nascono da soli?”
LUCA: ” No, per nascere hanno bisogno di altri. Hanno bisogno di un fiore adulto che produce per loro il polline e poi servono le api.”
APE: “Io mi carico del loro polline e vado a posarlo su altri fiori perché avvenga l’impollinazione. Anche Aria mi aiuta!”
ARIA: “Mi avete chiamato? Sì, anche io do una mano e, quando il seme si forma, lo porto lontano per dargli la possibilità di nascere. E qui interviene Acqua.”
ACQUA: “Basta qualche goccia in realtà per dissetare il seme che dorme nel terreno e poi il calore…”
SOLE: “Il mio calore lo sveglia alla vita! È sempre uno stupore per me.”
BOTANICO: “Avete proprio ragione! C’è da stupirsi!”
ANDREA: “Ma come? Tu sai già tutto dei fiori!”
BOTANICO: “No, ti sbagli, dopo 80 anni, quando mi capita di vedere sulle nostre montagne un fiore che non ho mai visto, mi commuovo e mi inginocchio a ringraziare Dio!”
GIULIA: “Che bello Ferruccio! Tu ami i fiori e sai prendertene cura!”
BOTANICO: “CIASCUNO DI NOI È COME UN FIORE. DEVE SENTIRSI ACCUDITO E, A SUA VOLTA, PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI.”