Alla ricerca della pianta Arcobaleno

SCUOLA: SCUOLA PRIMARIA G.MARCONI
Classe: IV B, Numero studenti: 22, Città: Treviso

Alla ricerca della pianta Arcobaleno Apri questa foto a grandezza naturale.
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CLASSE 4° B  PRIMARIA “MARCONI”

I.C. CONEGLIANO 1 “GRAVA”

CONEGLIANO (TV)

PREMESSA: Siamo 22 alunni di 4°della scuola Primaria, abbiamo accolto con entusiasmo questo Progetto perché ci siamo messi a tavolino in piccoli gruppi e abbiamo condiviso le nostre idee. Ogni gruppo ha elaborato una parte della storia, infine l’abbiamo collegata ed è uscita proprio” fantastica”.  Abbiamo imparato la tecnica degli origami e insieme abbiamo realizzato il cartellone. Questo è il nostro lavoro fatto in amicizia e compagnia.

TITOLO: ALLA RICERCA DELLA PIANTA ARCOBALENO

C’era una volta un piccolo paese di nome Distesafiorita  con tanti morbidi prati verdi, splendidi alberi frondosi , cespugli fioriti e tantissimi fiori di tutti i colori. C’erano casette colorate con graziose finestrelle ed era bellissimo abitare lì. Il clima era mite e il sole illuminava ogni cosa, si stava bene all’aperto. Infatti i suoi abitanti vivevano tranquilli in armonia e adoravano passeggiare in mezzo alle distese punteggiate di  fiori. Ogni tanto si fermavano ad osservare le tonalità più belle, a sentire i profumi più intensi dei mille fiori. I bambini spensierati correvano felici in mezzo al verde e quando giocavano a palla, facevano  slalom tra i fiori per non rovinarli. I più piccoli che iniziavano ad imparare il nome dei colori, dicevano:  -G… giallo come le primule,  V… viola come le viole, B… bianco come i mughetti. E così via C’erano tante tonalità e imparavano proprio tutti i colori! Era una meraviglia vivere lì!

Un bruttissimo giorno ahimè passò di là una strega bassa, gobba e cattiva, invidiosissima di questo bel paesaggio e borbottò:-Farò una magia, ah ,ah, ah! In men che non si dica fece arrivare una nuvola gigantesca che coprì il sole. Il cielo divenne grigio, a volte pioveva a dirotto, a volte una fitta nebbia avvolgeva ogni cosa e  non ti faceva vedere nulla, i raggi del sole parevano proprio scomparsi. Le foglie degli alberi cominciavano a cadere come fosse autunno,  i fiori erano sfioriti, i prati erano inzuppati. Dalle finestre delle case i bambini alzavano le tendine e sospiravano dicendo:- Mamma anche oggi dovrò stare chiuso dentro! I più piccoli cominciavano a piangere. Ad un certo punto un gruppo dei più grandicelli che di solito si trovava per giocare insieme, disse: -Non possiamo andare avanti così! Tra di loro c’era una bambina che si ricordò di una storia raccontata dal nonno che narrava di un bosco lontano  dove viveva un mago saggio e che sicuramente avrebbe potuto aiutarli.  Tutti volevano cercare il mago, ma il viaggio sarebbe stato lungo e pericoloso, così partirono per la ricerca in cinque: Margherita, Rosa, Tulipano, Garofano e Papavero. Ognuno di loro possedeva una dote molto sviluppata e insieme potevano farcela.  Partirono percorrendo un lungo sentiero che si inoltrava nel bosco, Margherita che era molto precisa si ricordava dal racconto di suo nonno che il mago abitava all’interno di una grande quercia  nella radura al centro del bosco. Dopo giorni di cammino finalmente trovarono la grande quercia. Bussarono alla porticina e uscì un simpatico vecchietto che li fece accomodare e ascoltò con molto interesse l’accaduto al paese Distesafiorita che lui conosceva molto bene. Il mago si accostò ad un baule un po’ impolverato, soffiò sopra  lo aprì e tirò fuori un’antica mappa. I cinque bimbi incuriositi si avvicinarono e lui mostrò il percorso che avrebbero dovuto seguire per cercare una pianta speciale: la pianta arcobaleno. La mappa segnava dei punti pericolosi e il buon  mago li avvertì:- State attenti, cari ragazzi, in quei luoghi potreste incontrare degli animali molto insidiosi! Il gruppetto ripartì con la mappa ben orientata come aveva consigliato il saggio mago, camminavano lungo un tratto pianeggiante ricco di erbetta fresca, sostarono un po’ per riposarsi ma all’improvviso un toro imbufalito li caricò, Papavero che era molto veloce li chiamò:-Presto correte! Intanto Garofano che era molto forte fece da scudo agli amici, come per magia il toro si fermò. Proseguirono svelti il cammino per la vallata ma si imbatterono in un torrente impetuoso e non c’era modo di attraversarlo. Rosa che aveva sempre idee strepitose, propose di costruire una zattera, il forte Garofano e l’astuto Tulipano dissero:- Ci pensiamo noi! Così si misero a cercare dei rami solidi nella boscaglia lì vicina. Intanto Rosa, Margherita e Papavero avrebbero cercato di intrecciare dei fili per legare la zattera.  Ahimè nel bosco viveva un gorilla con un olfatto molto sviluppato che subito si accorse della presenza di Garofano e Tulipano. I due erano intenti a trascinare dei rami, Tulipano suggerì all’amico di non preoccuparsi che al gorilla ci avrebbe pensato lui, trovò subito dei frutti selvatici, li adagiò per terra e il gorilla fece una bella scorpacciata e nel frattempo loro presero i rami necessari raggiungendo il gruppetto. Insieme legarono i rami e la zattera fu pronta per entrare in acqua. Nella mappa il torrente era segnato come una zona pericolosa, infatti non appena furono in acqua un enorme coccodrillo fece oscillare la zattera, ma i ragazzi non si persero d’animo, velocemente Papavero prese un ramo ed insieme a Margherita che aveva il dono della precisione, lo lanciarono colpendo in pieno il povero coccodrillo che battè in ritirata. Finalmente attraversarono il torrente e si diressero verso la Grotta del Ciclamino dov’era custodita la preziosa pianta arcobaleno. Il sentiero era sassoso e un po’ in salita e facevano fatica ad andare avanti, ma con qualche canto e parlando dei fratellini che erano a casa ad aspettarli, strinsero i denti e proseguirono. La mappa segnava un’ altra croce di pericolo, questa volta proveniva dal cielo, un’ombra  enorme, era un falco gigante che volteggiava sopra di loro. Subito Rosa riguardò la mappa e scoprì dov’era la grotta, il gruppo di corsa si calò. L’ambiente era stretto, assai umido e buio ma con coraggio e uniti i cinque proseguirono. All’improvviso trovarono una cavità enorme, decorata da stalattiti e stalagmiti ed illuminata da riflessi di mille colori: erano i riflessi della pianta arcobaleno! A guardia di questa meraviglia stava un leone a tre teste che in quel momento dormiva.  Rosa disse a Margherita di essere precisa nel prenderla, di passarla a Tulipano e poi a Papavero che velocemente la portò fuori e intanto a protezione per ultimo rimase Garofano, fortunatamente il leone aveva un sonno pesante e non si accorse di nulla.  Con delicatezza la trasportarono fino al loro paese e come arrivarono a poco a poco tutto riprese colore, le case, i prati, gli alberi e i fiori. Alla strega invidiosa non restò altro che andarsene. Intanto anche il mago era giunto a Distesa fiorita e i ragazzi lo ringraziarono molto, infine cominciò una gran festa ricca di canti, di giochi, piena di gioia ed allegria. Se anche voi passate di là potete ammirare la bellezza del luogo ma soprattutto vedere la meravigliosa pianta arcobaleno e conoscere il gruppo di amici.     

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